Miglioramento fitosanitario dell’Aglio di Voghiera DOP, un convegno per esporre le ragioni di un progetto che guarda al futuro della filiera produttiva.

Un programma di sviluppo rurale per “ristrutturare” il seme dell’aglio di Voghiera DOP. Obiettivo del Programma di sviluppo rurale è avviare un piano di miglioramento per rendere il prodotto “Aglio di Voghiera DOP” sempre più competitivo sui mercati e di migliore qualità per i consumatori. È stato questo il focus del convegno tenutosi a Borgo le Aie lunedì 25 febbraio.

Far fronte alle difficoltà aiutandosi è la chiave del successo. L’obiettivo del progetto di miglioramento fitosanitario è predisporre un programma specifico che faccia fronte al calo della produzione dovuto ad attacchi alle piantagioni da parte di organismi patogeni esistenti. I risultati attesi sono l’eliminazione di virosi e l’abbassamento dell’incidenza delle infezioni fungine e in contemporanea l’innalzamento della qualità media del prodotto “Aglio di Voghiera DOP” – già eccellente – con la prospettiva di ridurre significativamente l’uso di fertilizzanti e fitofarmaci.

È entusiasta il presidente della Cooperativa Voghierese, Giorgio Marini, alla testa dell’ente promotore del piano di innovazione fitosanitario: “Da anni coltiviamo e ci tramandiamo il seme dell’aglio di Voghiera – precisa Marini – e riteniamo sia giunto il momento di migliorarlo alla luce delle sue caratteristiche per mantenere intatta la qualità per trovare soluzioni di innovazione e competitività”. 

“La promozione della filiera di miglioramento dell’Aglio di Voghiera è un’opportunità che ci ha dato la Regione Emilia-Romagna – aggiunge Emanuele Coletti, responsabile del Piano di Innovazione – la Cooperativa è capofila del progetto che vuole verificare se alcuni accorgimenti possano darci come risultato un seme migliore”. Il lavoro di filiera è la chiave del progetto, in cui ciascuna azienda parte del progetto ha offerto il suo contributo e la sua parte per il raggiungimento del risultato sperato.